Farmaci psichiatrici: possono creare violenza e suicidio

I farmaci psichiatrici possono creare violenza e suicidio mettendo a rischio la comunità: sparatorie scolastiche e altri atti di violenza insensata.

Ecco il rapporto di pubblico interesse edito dal Citizen Commission on Human Rights International (CCHR Int), un guardiano sull'industria della salute mentale:

Farmaci_psichiatrici_Possono-creare-violenza-e-suicidio.pdf

Alcuni dei temi trattati:

  • Violenza: il segreto meglio custodito degli psicofarmaci
  • Roulette russa con gli psicofarmaci
  • Concerto di Las Vegas e sparatorie nella chiesa del Texas
  • Sparatorie scolastiche: il collegamento mancante
  • I farmaci psichiatrici causano morti

Nazioni Unite: mai più piccoli “Marco” strappati agli affetti

L’Italia si vanta davanti al Comitato dei Diritti del Fanciullo ONU per l’ottima legge sul mantenimento delle relazioni affettive dei bambini: ma la vicenda del piccolo Marco rischia di creare imbarazzo.

Verona. Nelle recenti Osservazioni conclusive sul quinto e sesto resoconto periodico dell’Italia il Comitato dei Diritti del Fanciullo (CRC) delle Nazioni Unite ha presentato le preoccupazioni e richieste allo Stato italiano sulla tutela dei diritti dei bambini. E proprio mentre il Comitato CRC, nelle sue Osservazioni, riconosceva all’Italia il merito di aver adottato la Legge 173/2015 che emenda la Legge 184/1983 sul diritto dei bambini a una famiglia, e concernente il diritto dei bambini in affidamento etero-familiare di mantenere le loro relazioni affettive anche dopo il termine dell’affidamento, a Verona un bambino stava, e tuttora sta, venendo privato dei suoi affetti. Infatti il piccolo Marco è stato strappato alla famiglia affidataria dove viveva sereno da tre anni, proprio nella giornata di Santa Lucia che è la festa più attesa dai bambini di Verona (anche più del giorno di Natale), e trasferito in una fredda comunità. Ormai è lì da quasi due mesi e vede la mamma e il papà affidatari e i suoi tre “fratelli” per un’ora a settimana: una sofferenza non solo per lui ma anche per i suoi fratellini, figli della famiglia affidataria.

Nonostante gli appelli di migliaia di cittadini che hanno appeso cartelli in tutta la città, creato il gruppo Facebook Io sto con il piccolo “Marco”, una fiaccolata, la mobilitazione del Sindaco di Verona Federico Sboarina e gli appelli al Ministro della Famiglia Lorenzo Fontana e al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, il Tribunale dei minorenni di Venezia e l’ente affidatario del bambino (cioè l’assistente sociale e la psicologa) ad oggi sembrano essere rimasti indifferenti: Marco è ancora lontano dai suoi cari con tutte le conseguenze di una lontananza forzata dagli affetti per un bambino di soli tre anni.

 “Dalle parole si deve passare ai fatti. I Diritti dei Bambini non devono restare solo parole ma tradursi in atti concreti.”

Sostiene Paolo Roat Direttore del Dipartimento Tutela Minori del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus.

“Il Sindaco di Verona, il Ministro della Famiglia e il Ministro della Giustizia sono stati informati della vicenda del piccolo Marco. Chiediamo che si intervenga urgentemente per tutelare il diritto di questo bambino agli affetti familiari.

L’ottima legge 173/2015 è stata sbandierata dalla delegazione italiana di fronte al CRC nel corso dell’ottantesima sessione presso il Palazzo Wilson, cui ho partecipato, ma queste prescrizioni legislative non devono rimanere parole vane, altrimenti ci sentiremo in dovere d’informare le Nazioni Unite.

Strappare un bambino ai suoi affetti è una violazione dei diritti umani e dovrebbe essere presa in considerazione sia dal punto di vista deontologico che penale.

Chiediamo dunque alle autorità d’indagare sul caso, e punire i responsabili in maniera esemplare per evitare il ripetersi di situazioni simili. In particolare, ci auguriamo che le azioni della psicologa che tuttora si occupa del caso vengano investigate in modo approfondito sia dall’Ordine degli Psicologi sia dalla Procura.”

Osservazioni conclusive sul quinto e sesto resoconto periodico dell’Italia il Comitato dei Diritti del Fanciullo (CRC)

Nazioni Unite: i bambini non vanno sedati o istituzionalizzati

Fa discutere la canzone di denuncia Argento Vivo presentata a Sanremo da Daniele Silvestri. E anche il Comitato dei Diritti del Fanciullo delle Nazioni Unite esprime le stesse preoccupazioni.

Ha colpito nel segno la canzone denuncia Argento Vivo di Daniele Silvestri che racconta il dramma dei minori sedati, la cui unica colpa è di avere l’argento vivo addosso.

Ma in modo probabilmente casuale c’è stata una sorta di gemellaggio tra San Remo e l’ONU. Il Comitato dei Diritti del Fanciullo (CRC) delle Nazioni Unite ha appena pubblicato le sue Osservazioni e raccomandazioni all’Italia in merito all’implementazione dei diritti dei bambini. Queste Raccomandazioni sono il risultato di oltre due anni di indagini e discussioni con le autorità e il governo italiani. Il CRC nelle Raccomandazioni esprime le stesse preoccupazioni di Silvestri.

Il Comitato, nella sezione dedicata ai bambini privati del loro ambiente familiare, sollecita l’Italia a:

“garantire che l’allontanamento dei minori dalla famiglia, compresi i disabili, sia consentito solo dopo un'attenta valutazione del suo migliore interesse per ciascun caso individuale, e sia monitorata efficacemente.” * 

Inoltre il CRC chiede allo Stato italiano di adottare:

“misure per ampliare il sistema di affido per i bambini che non possono stare con le loro famiglie, al fine di superare l'istituzionalizzazione dei bambini.” Il CRC chiede altresì che venga istituito un “registro nazionale dei minori privati di un ambiente familiare, basato su criteri uniformi e chiari su tutto il territorio dello Stato.” *

Il Comitato dei Diritti del Fanciullo ha espresso anche le sue raccomandazioni sulle diagnosi psichiatriche e sull’uso di psicofarmaci per i bambini in Italia.

“Constatando la continua assenza di un sistema completo per monitorare lo stato di salute mentale dei bambini, l'accesso limitato ad un'adeguata assistenza sanitaria mentale per bambini con disturbi neuropsichiatrici, l'aumento del numero di bambini con problemi comportamentali e bambini con diagnosi di ADD/ADHD, e l'aumento della prescrizione di farmaci psicotropi o psicostimolanti e antidepressivi, …

il Comitato raccomanda allo Stato membro di: …

(c) Assicurarsi che le diagnosi ai bambini con ADD/ADHD siano attentamente esaminate e che la prescrizione di farmaci sia utilizzata come misura di ultima istanza e solo dopo una valutazione individualizzata dell'interesse superiore di quel bambino;

(d) Assicurarsi che i bambini e i loro genitori siano adeguatamente informati sui possibili effetti collaterali della prescrizione di farmaci e sulle alternative non mediche.” *

Nella sua canzone Silvestri racconta in modo poetico ed artistico la vita di un ragazzo di oggi, facendoci capire e intuire che cosa pensano i ragazzi: “Ho sedici anni, ma è già da più di dieci che vivo in un carcere … io, che ero argento vivo. … Dottore, io così agitato, così sbagliato, con così poca attenzione, ma mi avete curato e adesso mi resta solo il rancore … E fingono ci sia una cura, un farmaco, ma su misura, e parlano, parlano, parlano, parlano.”

“Esprimiamo soddisfazione per le Osservazioni delle Nazioni Unite ma anche per la sensibilità dimostrata dallo Stato italiano che ci auguriamo si tradurrà in atti concreti.”

Sostiene Paolo Roat Direttore del Dipartimento Tutela Minori del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani (CCDU) Onlus. 

“Non nascondiamo la nostra preoccupazione per la situazione della tutela minorile in Italia e siamo consapevoli che c’è ancora molto lavoro da fare. Abbiamo già preso contatti con i Ministeri interessati.

Ci auguriamo che nei cinque anni che ci separano dalla prossima audizione dell’Italia presso le Nazioni Unite molti problemi saranno risolti o in vita di risoluzione.

Vorremmo che le prossime canzoni presentate a San Remo siano un inno alla vita, e che i ragazzi non debbano più dire: «Ho sedici anni e vivo in un carcere. Se c’è un reato commesso là fuori è stato quello di nascere.»”

* Nota: traduzione delle osservazioni del CRC non autorizzata. Originale in inglese allegato.

 

Nazioni Unite: in Italia troppi bambini diagnosticati

Nella seduta di fine gennaio il Comitato per i Diritti del Fanciullo delle Nazioni Unite ha sollevato perplessità sulle eccessive diagnosi di DSA nelle scuole italiane e sulla somministrazione di psicofarmaci ai bambini.

Ginevra. (27 gennaio 2019) Nel corso dell’80esima sessione il Comitato per i Diritti del Fanciullo ha interrogato il Governo italiano, per verificare l’implementazione della Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza. La signora Khazova, Vicepresidente del Comitato e Co-relatrice per l’Italia, ha sollevato il problema della salute mentale per i bambini italiani:

"La nostra preoccupazione più seria riguarda la salute mentale .... Su questo argomento siamo particolarmente preoccupati per i bambini con problemi comportamentali e per quelli affetti da Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA).

Il numero di bambini così etichettati è in costante aumento. Ad esempio, un quarto di milione di bambini (250.000) sono stati diagnosticati con un Disturbo Specifico dell'Apprendimento.

I DSA sono definiti come una sorta di diagnosi psichiatrica che viene offerta ai bambini che sperimentano diversi tipi di difficoltà di apprendimento legati alla lettura, alla scrittura o alle abilità matematiche. E siamo preoccupati che non vi sia una corretta differenziazione tra l'avere un Disturbo Specifico dell’Apprendimento, come una malattia mentale, o solo una scarsa prestazione scolastica. E i bambini sono etichettati come affetti da DSA con tutte le conseguenze negative.

Inoltre, anche per i bambini con problemi comportamentali sono in aumento le diagnosi di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività e la somministrazione di farmaci antidepressivi che hanno dei gravi effetti collaterali.

Questo è – mi dispiace dirlo – non solo un problema dell'Italia, ma ora stiamo parlando del vostro paese.”

Il governo italiano ha abbozzato una risposta che, a nostro avviso, è ancora basata sulla Consensus Conference sui DSA di Roma del 6-7 dicembre 2010 che ha portato alla formulazione della legge n. 170 del 2010. Nella relazione inviata alle Nazioni Unite il nostro Comitato ha criticato duramente quella Consensus Conference perché formata da specialisti all'interno dei servizi psicologici e psichiatrici, cioè da un gruppo ben lungi dall’essere multidisciplinare, con persone obbiettivamente sbilanciate verso il campo neuropsichiatrico e lontane dalle specialità pedagogiche ed educative. E nella relazione avevamo anche segnalato i danni causati da quella legge e dalle valutazioni emerse nella Consensus Conference.

Rifacendosi proprio alle informazioni sbilanciate e datate della Consensus Conference, il governo ha sostanzialmente ammesso che la diagnosi precoce della disabilità, comprese le disabilità di apprendimento e intellettive, sono una priorità, affermando che le linee guida nazionali per la diagnosi delle difficoltà di apprendimento sono presenti in tutto il paese.

"Ci auguriamo che il governo riveda le linee guida che hanno determinato l’esplosione di diagnosi di DSA nelle scuole italiane e la relativa medicalizzazione della scuola.”

Afferma Paolo Roat, Responsabile Nazionale Tutela Minori del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus che era presente alla sessione del CRC presso il Palazzo Wilson.

“La legge 170 del 2010 ha tradito tutte le aspettative poste in essa e le sue numerose criticità stanno venendo alla luce, in particolare la violazione dei diritti dei bambini all’apprendimento con la creazione artificiale di bambini disadattati.

Attendiamo anche la risposta del governo sul tema dell’aumento dell’uso di psicofarmaci con gravi effetti collaterali e delle diagnosi di ADHD. Abbiamo già manifestato e rinnoviamo la nostra disponibilità ad aiutare il Governo nell’implementazione delle raccomandazioni del CRC a tutela dei diritti dei bambini nel campo della salute mentale."

Video integrale della seduta del CRC delle Nazioni Unite del 22 gennaio

Video integrale della seduta del CRC delle Nazioni Unite del 23 gennaio

Primo breve sommario della revisione del Comitato per i Diritti del Fanciullo sulla situazione dei bambini in Italia (in inglese):

https://www.unog.ch/unog/website/news_media.nsf/(httpNewsByYear_en)/8FE0149BB15AC934C125838B00424EEE?OpenDocument

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